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Colore illuminante: valori CRI ottimali per vari progetti di illuminazione

Padroneggiare la precisione del colore: Guida alla selezione dei livelli di IRC ideali per i vari progetti di illuminazione

L'indice di resa cromatica (CRI) è un parametro fondamentale nel mondo della progettazione illuminotecnica, in quanto misura la capacità di una sorgente luminosa di rendere accuratamente i colori rispetto alla luce naturale del giorno o a una sorgente luminosa di riferimento. Con il crescente numero di sorgenti di luce artificiale disponibili sul mercato, è diventato sempre più importante capire il significato di CRI e come scegliere la sorgente di luce giusta per le varie applicazioni. Questa guida completa si propone di fornire una chiara comprensione del CRI, della sua storia, di come influisce sulla nostra percezione del colore e delle migliori pratiche per la selezione della sorgente luminosa ideale in base ai valori del CRI.

Breve storia del CRI

Il concetto di Indice di Resa Cromatica è stato introdotto nel 1974 dalla Commissione Internazionale per l'Illuminazione (CIE) per rispondere alla crescente necessità di un metodo standardizzato per quantificare le prestazioni di resa cromatica delle sorgenti di luce artificiale. Negli ultimi quarant'anni, l'indice CRI è diventato uno standard industriale e i professionisti di vari settori vi fanno affidamento per prendere decisioni informate sulla progettazione e l'implementazione dell'illuminazione.

Capire il CRI

Il CRI è una scala di un numero che va da 0 a 100, con 100 che rappresenta le prestazioni della luce diurna o delle lampade a incandescenza/alogene in termini di resa cromatica. Un valore CRI più elevato indica una migliore capacità di resa del colore, il che significa che i colori appaiono più vividi e fedeli alla realtà sotto la sorgente luminosa. Al contrario, valori CRI più bassi comportano una rappresentazione dei colori meno accurata.

CRI comparison

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The CRI is a number quantification of the ability of the artificial source of reproducing colors, compared with reference standard illuminant modeled after daylight.

It was introduced by the International Commission on Illumination (CIE) in 1974, because of the wide variation in the ability to reproduce colors with the white light emitted by the many types of gas-lamps then on the market. Today, with over 40 years of use, the CRI index is firmly rooted in the lighting industry and among professionals.

From 2000s onward, LED technology has exposed the limits of the CRI index test method.

LED is the first lighting source that can be used for every application and have the full range of performance and quality level, including the ability to accurately reproduce colors. This comes from the fact that LEDs are built directly into fixtures, lamps and strips, as in the example image below:

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